Si riferisce alla pratica delle aziende di promuovere un'immagine di impegno sociale attraverso campagne di marketing o sponsorizzazioni, senza intraprendere azioni concrete per affrontare le problematiche sociali. Ad esempio, un'azienda potrebbe sostenere pubblicamente una causa sociale senza tuttavia adottare politiche interne che promuovano effettivamente l'inclusione o il benessere dei propri dipendenti.
si verifica quando un'azienda promuove un'immagine di sostenibilità o di riduzione dell'impatto ambientale, ma le sue azioni sono inconsistenti con tali affermazioni. Ad esempio, un'azienda potrebbe pubblicizzare un prodotto come "ecologico" senza fornire evidenze concrete o trasparenti a sostegno di tali affermazioni. Questo tipo di comportamento ingannevole può creare un'illusione di progresso verso la sostenibilità, ostacolando nel contempo i veri progressi e le iniziative autentiche.
Il fenomeno del greenwashing e del social washing rappresenta una minaccia per la sostenibilità e l'impatto sociale positivo dei modelli di sviluppo sostenibile. Per contrastare questa pratica, è fondamentale che le aziende sviluppino una cultura aziendale autentica, basata sui valori di sostenibilità e benessere sociale. Solo attraverso un impegno reale e coerente, che si riflette nelle azioni quotidiane dell'azienda, si può garantire un progresso effettivo verso la sostenibilità e un contributo reale alla società. La cultura aziendale rappresenta lo strumento più potente per guidare l'azienda lungo un percorso di successo sostenibile, in armonia con l'ambiente e la società.
La direttiva UE "Green Claims" del 22 marzo 2023 è stata introdotta con l'obiettivo di disciplinare il fenomeno del greenwashing e garantire la veridicità delle dichiarazioni di sostenibilità delle aziende. Questa regolamentazione richiede alle aziende di fornire prove scientifiche ampiamente riconosciute che dimostrino la veridicità delle loro affermazioni relative alla sostenibilità. Il suo obiettivo principale è quello di fornire ai consumatori informazioni attendibili, comparabili e verificabili sugli impatti ambientali, sugli aspetti e sulle prestazioni di prodotti, servizi o operatori. Ciò è fondamentale per contrastare il greenwashing e assicurare che i consumatori possano prendere decisioni informate e consapevoli.
La direttiva mira a limitare le autodichiarazioni non veritiere o fuorvianti, promuovendo una maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle aziende. L'obbligo di fornire prove scientifiche riconosciute contribuirà a garantire che le affermazioni di sostenibilità siano supportate da dati solidi e non si riducano a mere dichiarazioni vuote. Si tratta di un importante passo avanti nella lotta al greenwashing e nella promozione di pratiche aziendali autenticamente sostenibili. La regolamentazione offre una maggiore protezione ai consumatori e contribuisce a creare un ambiente di mercato equo e trasparente.